La positività di Petkovic: stasera zero errori

14.03.2013 16:09

Per i presunti gesti e cori di pochi, stasera, ci rimetteranno tutti. Porte chiuse allo stadio Olimpico, mentre rimangono più che mai aperte le tante discussioni, figlie di una decisione, quella della UEFA, comprensibile, ma solo in alcuni aspetti. Com’è modo di dire nell'urbe eterna, però, 'le chiacchiere stanno a zero', visto che questa sera sul terreno dell'impianto capitolino, la Lazio scenderà comunque in campo, per affrontare nel ritorno degli ottavi di finale, uno Stoccarda preso a sberle (due per la precisione) all'andata, che a Roma arriverà con poca speranza, la quale, però, sarà per loro sempre l'ultima a morire. E probabilmente all'undici teutonico, non rimane che affidarsi a quella, perché, scaramanzie a parte, sotto il profilo puramente tecnico-tattico, sembra esserci davvero parecchia differenza tra le due compagini. La Lazio, stasera, avrà dalla sua, un bel bottino da non sciupare, che richiama alle due reti di Ederson e Onazi, trascinatori nel match di andata, disputatosi al Mercedes Benz Arena. I due gol fuori casa pesano, come pesa, sulle spalle dei ragazzi di Petkovic, l'ansia da prestazione causata da quei risultati che in campionato, stentano paurosamente ad arrivare nelle ultime settimane. L'ultima partita contro la Fiorentina, ha regalato alla squadra biancoceleste l'ennesimo capitombolo il quale, però, sembra comunque non aver minato le velleità di successo dei principali protagonisti di quella che, nonostante tutto, rimane una stagione ottima. Oltre a Petkovic, Mauri e Cana, sono stati due dei calciatori che la faccia dopo la débacle contro la Fiorentina, ce l'hanno messa subito, senza troppi se e troppi ma. "Vogliamo ripartire" è il coro unanime che si leva dallo spogliatoio biancoceleste, dove mai i calciatori della Lazio, in questa stagione, hanno fatto trovare al termine di ogni partita, la maglia pulita e la fronte poco sudata. L'impegno c'è sempre stato, non è mai mancato e questo, i tifosi della Lazio, lo hanno notato e riconosciuto di volta in volta a chi li rappresenta in campo ogni domenica. Oggi, la mente, sarà totalmente concentrata su quell'Europa, in cui la Lazio non è mai stata battuta in questa stagione e dove, di conseguenza, quasi sempre ha portato a casa la vittoria. Ci sarà da mantenere anche contro lo Stoccarda questo stesso copione, perché dopo quanto accaduto in Germania i quarti di finale non sono un utopia e perché, tutti ne sono certi, ai tifosi laziali, un altro viaggio a spasso per l'Europa, non dispiacerebbe affatto, anzi. In terra tedesca si sono presentati come sempre numerosi e se tutto dovesse andare per il verso giusto, non ci penseranno due volte a fare lo stesso anche per il prossimo turno di Europa League. Ma prima di organizzare pullman o voli in aeroplano c'è da rispedire a casa lo Stoccarda di Macheda, il quale, stasera non potrà abbracciare (almeno per quel che riguarda lo stadio) il pubblico di cui fa ancora parte come tifoso, che lo avrebbe accolto nuovamente come un re. Le porte 'dello stadio' saranno chiuse e l'augurio è che anche quella di Federico Marchetti nell'arco dei prossimi novanta minuti che lo attendono, possa essere blindata allo stesso modo. Petkovic, tanto per cambiare, non ha cercato alibi, scuse improbabili o fattori imponderabili, per giustificare una sconfitta tanto cocente quanto meritata contro la Fiorentina: ha preso appunti, ha analizzato il tutto con calma ed ha spostato il mirino sul prossimo obiettivo, lo Stoccarda. Scott Hamilton, sosteneva che "l'unico handicap nella vita è avere un atteggiamento negativo", ossia, tutto il contrario del modo di agire di Vladimir Petkovic, che, con il gioco e gli attributi dei suoi ragazzi, tirerà fuori da questa altalenante situazione la prima, e unica, squadra della Capitale.

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Leo Daniele ceccano 3423768601 leodaniele7@gmail.com